I criteri di stima immobiliare sono cinque:

• valore di mercato: si riferisce alla stima fatta da un esperto in una data precisa sulla base dei dati rilevati dal mercato
• valore di costo: è composto dal costo di ricostruzione necessari per realizzare un duplicato esatto dell’immobile e dal costo di sostituzione dell’immobile per realizzarne uno che abbia le stesse funzioni equivalenti usando, però, materiali, tecnologie, metodi costruttivi attuali.
• valore di trasformazione: valuta il valore dell’immobile come differenza tra il valore di mercato del bene trasformato e il costo necessario per la trasformazione
• valore complementare, il quale combina due valori di mercato: quello riferito all’immobile complesso e quello che riguarda la parte detta residua
• valore di sostituzione: è uguale al prezzo, o al costo, di un altro immobile, identico a esso.

Il ruolo del perito immobiliare

Il perito immobiliare può essere un geometra, ingegnere o architetto e si occupa di analizzare le caratteristiche dell’immobile per stabilirne il valore. Solitamente fa un sopralluogo sull’immobile e visiona tutti i documenti Comunali e Catastali, oltre a fare affidamento a portali ufficiali come l’OMI – Osservatorio del Mercato Immobiliare.

Si tratta anche della figura di cui si avvalgono le banche per valutare se concedere un mutuo.

Stima e valutazione immobiliare: quali sono le differenze?

La perizia è l‘esame tecnico ed economico per fare una valutazione economica del valore dell’immobile. 

La valutazione serve a individuare il valore di mercato dell’immobile e può essere fatta anche da un’agenzia immobiliare. Vengono presi in considerazione anche fattori come la zona, l’accesso ai mezzi di trasporto pubblici, la vicinanza a servizi come scuole, negozi, centro cittadino.